In occasione della 32° edizione del Noir in Festival, Il Molo seguirà gli eventi e le proiezioni più significative del festival dedicato al genere giallo, thriller e noir.
Il Noir in Festival si svolgerà a Milano dal 3 all’8 dicembre tra la sede dell’Università IULM, il Cinema Arlecchino della Cineteca di Milano e la Libreria Rizzoli Galleria, con momenti significativi in altri luoghi identitari della città. Uno tra tutti, la Casa del Manzoni, che apre le sue porte ai cinque scrittori finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco.
Questa edizione del Noir in Festival vedrà l’esordio della nuova sezione Game inFest, dedicata a teoria e pratica del gaming di genere tra cinema e interattività, e un approfondimento sulla graphic novel Venere privata, romanzo di Giorgio Scerbanenco rivisitato dal fumettista Paolo Bacilieri. Nel programma troviamo i sei film finalisti del Premio Claudio Caligari e la cinquina dei romanzi noir italiani del Premio Giorgio Scerbanenco.
Il carattere mutante del genere noir.
Il genere noir ha sempre permesso e accolto l’incrocio tra forme di narrazione diverse, dal cinema alla letteratura, dalla TV al fumetto: per questo motivo, Il Molo ha deciso di dedicare uno spazio d’eccezione ad un festival che, come altri pochi al mondo, permette il dialogo tra vari media e metodi di storytelling. La partecipazione di autori come Harlan Coben mette in mostra il carattere transmediale e mutante del genere noir. Autore best-seller di romanzi noir e thriller che esplorano il lato più oscuro delle vite private, i traumi e i segreti delle famiglie borghesi americane, Coben ha scritto numerosi adattamenti dei suoi racconti in serie TV come il recente The Stranger su Netflix.
Un punto d’incontro tra passato e futuro di un genere.
La 32° edizione del Noir in Festival vuole essere parte della riscoperta e del recupero di opere e autori del passato proponendo un approfondimento su alcuni protagonisti del festival e del genere noir. Già dalla locandina disegnata da Paolo Bacilieri si evince un ritorno alla fortunata edizione del 1992 che ospitò un giovane Quentin Tarantino al suo debutto con Reservoir Dogs. La partecipazione di Tarantino sarà ricordata dal viaggio-documentario di Davide Rapp e Michele Boroni, e da Gianfranco Giagni coautore del documentario Rosabella: la storia italiana di Welles. Il tema della rievocazione si ripresenta anche tramite il ricordo di Bertrand Tavernier e Jules Dassin.
Il passato e il futuro del genere noir trovano un punto d’incontro in questa edizione del Noir in Festival e nei criteri di selezione dei film, sempre più in sintonia con un mondo che cambia. Numerosi film della selezione ufficiale sono destinati a suscitare dibattito su aspetti sociali, politici e di diritti umani: ad aprire il concorso sarà Profeti di Alessio Cremonini, per la seconda volta al cinema dopo Sulla mia pelle, film che segue la prigionia di una giornalista italiana nei campi militari dell’ISIS. Il festival accoglie nomi di nuovi talenti e voci che hanno messo in moto l’evoluzione del noir, mostrando il dinamismo e la capacità di questo genere di raccontare la nostra realtà anche nelle sue forme più crude.