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Generazione Metaverso: due chiacchiere con Edoardo Di Pietro, primo laureato nel Metaverso

Il podcast Cronache del Metaverso ha ospitato Edoardo Di Pietro, il primo studente ad essersi laureato nel metaverso. Emblema di una generazione che si sente a casa all’interno degli spazi virtuali, Edoardo Di Pietro cerca di capire in che modo si evolverà la nostra presenza all’interno del metaverso. 

Nel luglio del 2022, il nome di Edoardo Di Pietro inizia ad apparire sui titoli delle maggiori testate giornalistiche. Il primo laureato nel metaverso precisa, durante la conversazione con Filippo Lubrano in Cronache dal Metaverso, che la laurea è avvenuta contemporaneamente sia nel mondo virtuale che in quello reale. 

Dopo aver portato a termine il percorso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli studi di Siena, Edoardo Di Pietro conclude il corso di laurea magistrale di Information Technology dell’Università di Torino con una seduta di laurea che ha avuto luogo in più livelli della realtà. La discussione di tesi, un lavoro di ricerca incentrato sull’evoluzione del metaverso e sulla presentazione di diversi casi di studio, è avvenuta su Spatial in uno spazio accessibile da amici e parenti. Nella vita reale, alla laurea di Edoardo Di Pietro erano presenti, oltre alla commissione, solo i genitori. 

La scelta di Spatial, spiega Di Pietro, non è casuale: tramite un piccolo impianto registico (due pc, un tablet e uno smartphone) è riuscito a garantire un’esperienza digitale e immersiva alla portata di tutti. La presentazione della tesi è stata mostrata esclusivamente nella stanza del metaverso adibita per l’occasione con elementi visivi che rimandano ai casi di studio. 

Dopo la laurea, Edoardo Di Pietro è rimasto fedele alla sua passione. Assieme a Umberto Carpani (Art Director) e Giulio Lucchetti (3D Artist and Supervisor) fonda Wando Agency, un’agenzia di comunicazione specializzata nell’omnicanalità e che si occupa della creazione di spazi, eventi e ambassador virtuali. Wando prende il nome del meta ambassador 3D creato dall’agenzia ed emblema della Mission dei tre ragazzi: “Accompagnare brand e persone dal fisico al digitale, dai Social al Metaverso, dall’Online all’Onlife.”

La start-up di Edoardo Di Pietro esplora le potenzialità comunicative del metaverso e le mette a disposizione di brand, aziende e personalità che vogliono costruire una propria presenza nei mondi virtuali e sui media tradizionali. La creazione di un meta ambassador permette una copertura mediatica che, potenzialmente, non ha limiti: dai canali dei social a quelli del metaverso, l’influencer virtuale è la rappresentazione 3D dei valori che il brand vuole comunicare. I meta ambassador danno un volto e un corpo a valori intangibili e spesso difficili da comunicare e hanno il vantaggio di non essere definiti dai limiti fisici del tempo e dello spazio. 

Nonostante il condiviso scetticismo nei confronti delle avventure commerciali delle grandi aziende all’interno del metaverso (la percezione negativa che molti hanno di Meta ne è un esempio), le realtà metaversiche italiane si mostrano competitive e al passo con i tempi – Wando ne è la prova. In un modo o nell’altro, attraverso interfacce diverse che spaziano dai visori ai classici pc, tablet e smartphone, il metaverso è qualcosa che farà sempre più parte delle nostre vite. Presto, gli utenti e le comunità del web manifesteranno l’esigenza di rompere la monotonia dell’internet degli ipertesti. 

La start-up che ha dato i natali a Wando è l’emblema della direzione che sta prendendo il mondo della comunicazione: più immersivo e con meno limiti. Un passaggio che per le nuove generazioni, nate con gli smartphone in mano, sembra più che naturale. Il metaverso è qui per restare e, soprattutto, per rendere le nostre vite più facili. Allestire un’aula accessibile per permettere ad amici e parenti lontani di assistere alla propria laura è solo il primo passo: presto il metaverso migliorerà e ottimizzerà i nostri stili di vita, senza però sostituire del tutto la nostra realtà.

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